In data 14 settembre 2015 comunicavo al Presidente del Consiglio provinciale la mia intenzione a rinunciare alla parte di indennità mensile corrispondente alle tre nuove giornate di trattazione in aula del ddl detto “anti-omofobia”.
Questa iniziativa si è aggiunta all’azione di ostruzionismo delle minoranze consiliari, che ha inteso evidenziare tutte le (volute) ambiguità, le incongruenze legislative e la fragilità delle basi empiriche di un testo evidentemente ideologico. Più che il contrasto di discriminazioni omofobiche infatti, si evidenzia il fatto che il testo ha come finalità la promozione e l’educazione al pluralismo sessuale ed all’identità di genere, come valori da perseguire, azioni che poco hanno a che fare con le competenze provinciali.
Non essendo prevista la possibilità di rinunciare a parte dell’indennità (qui la comunicazione del Presidente del Consiglio regionale Chiara Avanzo: impossibilità restituzione parte indennità), per mantenere fede al mio impegno ho provveduto ad effettuare il bonifico di 555,00 euro (corrispondenti ai 3 giorni nei quali si è discusso il ddl omofobia) a favore di una ONLUS che promuove i valori della vita e della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna (in allegato copia del bonifico:bonifico associazione ProVita).
Claudio Cia
L’articolo sul quotidiano “Trentino” del 4 ottobre 2015:
A nome del Presidente, Toni Brandi, e di tutto lo staff di ProVita Onlus, ringrazio di cuore il Consigliere Cia.
Certamente la sua donazione per noi è importante, perché ProVita vive della generosità dei suoi sostenitori e del lavoro volontario di tanti collaboratori.
Il ringraziamento più grande e più sentito, però, che ci sentiamo di porgere a Claudio Cia è per il suo impegno politico, coerente e determinato, in difesa della vita, della famiglia e dei bambini: di quei valori che ci accomunano e che oggi sono minacciati dal relativismo e dalla dilagante “cultura della morte”.
GRAZIE DAVVERO
Francesca Romana Poleggi
Direttore editoriale
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