Su impulso del Comune di Rovereto è stata approvata l’assunzione a tempo indeterminato di 6 nuovi agenti di polizia locale che dovranno integrare le unità già esistenti. Per questo è stato indetto un concorso che, però, pone limiti tassativi di accesso legati all’età (40 anni), da cui originerebbero evidenti disparità di trattamento tra i soggetti che desiderano presentare domanda di partecipazione. E’ davvero strano il nostro Trentino, una persona a 65 anni è troppo giovane per andare in pensione, ma a 40 anni e troppo vecchia per poter partecipare ad un concorso per agenti di polizia locale. Roba da non credere.
L’Europa si è espressa a riguardo, vedasi la direttiva 2000/78/CE che richiede una finalità legittima per potersi parlare di disparità oggettivamente e ragionevolmente giustificate. In modo più fermo si è pronunciata la Corte di Giustizia, sez. II, sent. n° C-416/13, auspicando l’espressa abolizione del limite d’età nei concorsi. Più giusto sarebbe sostituire quel requisito con una selezione naturale che preveda prove fisiche di idoneità.
In seconda analisi, il buon senso suggerirebbe che la graduatoria finale dovrebbe includere punteggi aggiuntivi che tengano conto sia della partecipazione a corsi abilitanti per accedere ai concorsi della polizia locale, sia dell’aver svolto in precedenza l’attività di agente di polizia locale.
Interrogo pertanto la Giunta Provinciale, per sapere se intende intervenire per chiedere che il bando venga annullato in autotutela a favore di una nuova formulazione che rispecchi gli standard europei e il pronunciamento della Corte di Giustizia che auspicano l’espressa abolizione del limite d’età nei concorsi.
A norma di regolamento si richiede riposta scritta.
Cons. Claudio Cia
L’articolo sul quotidiano “l’Adige” del 15 giugno 2018:
L’articolo sul quotidiano “Trentino” del 15 giugno 2018: