«Siamo all’assurdo». Allarga le braccia il consigliere provinciale di AGIRE Claudio Cia, che punta il dito contro l’ex assessore Michele Dallapiccola (Patt). L’esponente delle Stelle Alpine ha infatti sottoscritto la mozione della collega di partito Paola Demagri che chiede una maggiore presenza di infermieri nelle case di riposo, anche alla luce della nuova direttiva della giunta che prevede l’obbligo per le Rsa con più di 120 posti letto di aumentare la presenza di professionisti della sanità nelle ore notturne.

La stessa richiesta di modificare i parametri relativi all’assistenza infermieristica del personale nelle Rsa per anziani era contenuta in un ordine del giorno proprio di Cia, che commenta: «Deliberatamente e platealmente, Dallapiccola non aveva partecipato al voto del mio ordine del giorno, ma è evidentemente pronto a sostenerne uno della consigliera Demagri, pure lei del Patt, che ha lo stesso obiettivo. Questi sono i limiti della politica e di certi uomini». Una frecciata non di poco conto, che però Dallapiccola giustifica come un errore nella digitazione sul touch screen attraverso il quale i consiglieri provinciali esprimono il proprio voto in aula: «La mia intenzione era quella di astenermi su quell’ordine del giorno, come del resto aveva fatto anche il capogruppo Ugo Rossi». È comunque curioso che anche su questa iniziativa il gruppo del Patt si sia mosso in ordine sparso: Demagri e Lorenzo Ossanna avevano infatti votato a favore.

«La deliberazione della giunta Rossi? ricorda Cia – aveva modificato solamente il parametro relativo all’assistenza generica alla persona (Oss) nelle Rsa pubbliche e private a sede territoriale ed ospedaliera, lasciando invariato il parametro relativo all’assistenza infermieristica. Il carico di lavoro per questi ultimi sta diventando insostenibile. Per questo il mio ordine del giorno, emendato dalla giunta Fugatti, prevede di rimettere all’assestamento di bilancio 2019-2021 le valutazioni sulla possibilità di modificare gli attuali parametri relativi all’assistenza infermieristica nelle case di riposo».

L’articolo sul quotidiano “l’Adige” del 15 febbraio 2019: