Per i cittadini che, senza opporsi e ricevere compensi, hanno subito una privazione mediante esproprio è incomprensibile scoprire che quanto è stato loro tolto dalla pubblica amministrazione, invece di essere destinato al bene comune e senza imporre costi, oggi, dalla stessa, è messo sul mercato con tanto di tariffario e promozione di un istituto bancario disposto a finanziare (mutuo) quanti volessero investirvi.
Mi sto riferendo alla superficie, un tempo indivisa dei proprietari degli immobili dell’ex Villaggio INA Casa, espropriata dal Comune a costo zero e tutt’ora usata come parcheggio dagli abitanti di San Donà ma che in un futuro non lontano sarà interdetta a quanti non potranno permettersi di pagare 24 mila euro per un posto in box chiuso e 19 mila euro per un posto macchina aperto nel parcheggio pertinenziale interrato che si vuole costruire.
Un’operazione che, a mio avviso, ha dell’incredibile perfino solo a pensarla ma che purtroppo la nostra amministrazione cittadina pare sia riuscita ad architettare.
Il quartiere si vede cosi privato di circa 50 stalli bianchi che consentono ai residenti di parcheggiare i propri veicoli liberamente e senza oneri tariffari ma che un domani costringerà quanti non possono pagarsi un box o un posto macchina nel parcheggio pertinenziale a lasciare la propria vettura lungo le strette vie dell’abitato che, c’è da giurarci, saranno presto addobbate di divieti e stalli blu.
Premesso quanto sopra si interroga il signor Sindaco per sapere:
- se a San Donà l’amministrazione comunale di Trento è disposta a creare nuovi spazi per parcheggiare le auto dei residenti che non possono permettersi di acquistare un posto macchina nel parcheggio pertinenziale;
- se può garantire che tali spazi non saranno soggetti a oneri tariffari e limiti d’orario per i residenti del quartiere;
- se e in che tempi, qualora non fosse già stato fatto, verrà formalizzata presso il Libro Fondiario tavolare e il Catasto provinciale l’avvenuta espropriazione delle particelle indivise che sono state oggetto di esproprio da parte del Comune.