Sanità, Cia (FdI): “Per fermare la fuga degli infermieri occorre lavorare per il riposizionamento verso l’alto della professione”

Nei giorni scorsi, i quotidiani locali hanno lanciato l’allarme per la fuga all’estero di oltre duecento infermieri. Notizia che non mi meraviglia e che non ci deve cogliere impreparati. Il prendersi cura rappresenta l’essenza della professione infermieristica e non esiste sanità territoriale ed ospedaliera senza queste figure. In Italia ci sono 455.951 infermieri e ne servirebbero altri 60mila; in Trentino sono 4.453 e ne servirebbero altri 500.

Da infermiere, nel corso di tutta la mia attività politica, ho parlato dell’importanza di valorizzare questa figura professionale. Non da ultimo con il Disegno di legge sulla creazione del Direttore Tecnico Assistenziale all’interno della Direzione generale dell’Apss, che dovrà essere rappresentato da una figura delle professioni sanitarie non mediche.

Nei confronti della professione infermieristica, risulta di vitale importanza lavorare per il riposizionamento verso l’alto della stessa. Di conseguenza, nell’ottica di favorire l’evoluzione specialistica della professione, deve emergere la sua vocazione intellettuale e la sua capacità di far crescere la consapevolezza di essere centrale nell’azione di cura dei pazienti.

Cons. Claudio Cia – Presidente del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia

Esito dell'iniziativa

 

Lettera inviata ai media locali il 23.02.2023.

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