Scuola di Sporminore: il miraggio di una gestione efficiente e trasparente del bene comune

Appare curioso, ma negli ultimi tempi abbiamo la percezione che il bene comune sia divenuto merce di scambio tra la classe politica ed una piccola élite, danneggiando e mettendo in subbuglio un’intera comunità.

La Giunta provinciale con delibera n. 1907 del novembre 2015 ha autorizzato il mantenimento della scuola elementare di Sporminore con soli 26 alunni complessivi e con le relative problematiche correlate, facilmente immaginabili. A seguito della valutazione e della contrarietà di numerose famiglie, 7 bambini hanno deciso di frequentare il plesso di Campodenno, indicato il più idoneo dalla Giunta provinciale nonché da altre indicazioni delle stesse amministrazioni comunali coinvolte.

Con delibera della Giunta provinciale di Trento n. 2466 del 29 dicembre 2016 (una data che potrebbe passare inosservata perché la gente è presa dalle attività natalizie), in base alla richiesta dell’amministrazione comunale di Sporminore in seguito alla rilevazione degli orientamenti delle famiglie, la Giunta provinciale ha modificato la precedente delibera n. 1907 del 2 novembre 2015 prevedendo lo spostamento degli utenti della scuola elementare di Sporminore a Denno anziché a Campodenno. Di questa rilevazione e delle motivazioni valutate dal Comune e dall’amministrazione provinciale non hanno avuto notizia le famiglie dei bambini, che per varie motivazioni avevano già spostato i propri figli alla scuola di Campodenno, fra l’altro non potendo usufruire della copertura da parte della Provincia delle spese di trasporto.

Dove sono finiti i principi di partecipazione, trasparenza, efficienza dell’azione amministrativa pubblica nella gestione dei beni comuni? Le nostre amministrazioni, dopo aver sprecato rilevanti risorse pubbliche mantenendo una scuola elementare intera in un paese con solamente 26 alunni (quando attualmente solamente la prima elementare di Campodenno, altro paesino a 5 chilometri di distanza, ne contiene 24), sono riuscite, senza coinvolgere le famiglie interessate, a cambiare anche idea in riferimento alla scuola più idonea.

Era già stata presentata un’interrogazione al presidente della Provincia sull’opportunità o meno di tenere aperta l’attuale scuola elementare di Sporminore, adesso probabilmente è utile interrogarsi tutti anche sulla necessità di efficienza e trasparenza delle decisioni, sulla responsabilità degli amministratori locali nella buona gestione della cosa pubblica tenendo conto delle esigenze di tutti gli amministrati ed in particolare di tutti i bambini che sono il futuro non solo per un piccolo paesino ma per l’intera comunità trentina.

L’esistenza e la giustificazione della nostra autonomia speciale è basata anche sulla capacità degli amministratori pubblici nell’affrontare queste questioni con efficienza, responsabilità e trasparenza.

Premesso quanto sopra, si interroga la Giunta provinciale per sapere:

  1. quali sono le motivazioni per le quali non si è tenuto conto dell’interesse di un numero rilevante di bambini di Sporminore che già frequentano la scuola di Campodenno, valutata peraltro più volte la più idonea (per vicinanza a Sporminore, maggiore capienza, disponibilità della palestra all’interno della scuola, ambienti disponibili per l’ampliamento delle aule, possibilità di usufruire da parte degli alunni dei pasti preparati in sede, possibilità di consumare i pasti alla stessa ora da parte di tutti gli studenti, tutte condizioni non possibili a Denno).
  2. se i bambini sono il futuro della nostra nazione, perché interrompere il percorso di coloro che studiano già a Campodenno e che grazie a queste delibere oscillanti si trovano in un limbo scolastico senza la possibilità di usufruire delle agevolazioni del trasporto pubblico provinciale?
  3. se la Provincia intende correggere la situazione che ha portato per l’anno scolastico 2016/2017 ogni famiglia che ha deciso di portare il proprio figlio a Campodenno, attenendosi alla delibera n. 1907 del 2 novembre 2015, a pagare l’ammontare di 700,00 euro a bambino perché questi ultimi non usufruiscono del trasporto pubblico provinciale come di diritto; saranno previsti rimborsi per chi ha già pagato tale quota?
  4. quali sono stati gli strumenti utilizzati dal Comune di Sporminore per rilevare gli orientamenti delle famiglie?
  5. perché il 26% di esse che hanno iscritto i propri figli alla scuola di Campodenno, seguendo la delibera della Giunta provinciale n. 1909 del 2 novembre 2015, non sono state interpellate?
  6. esiste una delibera della giunta comunale di Sporminore in cui si decide una questione così delicata, che coinvolgerà anche le famiglie dei futuri genitori residenti nel paese?
  7. in quale documento sono state valutate le possibili alternative, visto che Campodenno oltre a risultare più vicino, risulta anche il più idoneo?
  8. l’attuale scuola elementare di Sporminore sarà ancora operativa per l’anno scolastico 2017-2018 visto che in una precedente delibera, poi disattesa, si era disposta una cosa per poi farne un’altra?

A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.

Cons. Claudio Cia

 

La mia replica alle osservazioni del sig. Remondini, del 5 febbraio 2017 (vedi articoli allegati):

Rispondo al Signor Andrea Remondini che rivolgendosi al sottoscritto, tirando in ballo anche altri Consiglieri provinciali, mi chiede se non ho altri problemi più seri a cui rivolgere le mie attenzioni. La colpa che mi viene imputata è di aver preso a cuore una vicenda più che paradossale, assurda, al dì là dell’immaginabile che sta penalizzando delle famiglie, private di agevolazioni che spetterebbero loro, e costrette a pagare il trasporto pubblico per i loro figli (700 euro all’anno per famiglia) per il solo fatto di averli iscritti nella scuola di Campodenno che era stata indicata, con delibera della Giunta provinciale (n. 1907 del 2 novembre 2015), come quella più idonea ad accogliere i bambini di Sporminore  visto che, era stato assicurato, quella del paese sarebbe stata chiusa. Di fatto, interessi e interferenze politiche di varia natura, la stanno mantenendo ancora in funzione contro il buonsenso.

A fine dicembre 2016 la Provincia con un’altra delibera (n. 2466 del 29 dicembre 2016) torna alla carica, ma questa volta la scuola individuata per assorbire i bambini di Sporminore è quella di Denno. Una scelta che penalizza quanti avevano già iscritto i propri figli a Campodenno, e a cui ora viene negata la possibilità di usufruire delle agevolazioni per il trasporto pubblico provinciale, ritendo queste un ingiustificato previlegio.

Il sottoscritto, come altri colleghi consiglieri, si è attivato presso la Giunta provinciale per chiedere che l’incoerenza politica non ricada sulle famiglie coinvolte. A seguito di tale interessamento il Presidente Rossi, il 31 gennaio in aula consiliare, ha riconosciuto la criticità prodotta da certe scelte politiche, garantendo che verrà fatta una deroga ad hoc per liberare le famiglie da un costo che non è il frutto di un loro capriccio.

Caro Signor Remondini, non è mai tempo sprecato ascoltare e occuparsi delle persone. Ovunque ci sia bisogno di trasparenza, di onestà e di democrazia mi troverà in prima fila, non perché sia l’amico di qualcuno, ma perché mi batto affinché la politica non sia una merce di scambio tra pochi amici, ma sia al servizio dell’intera popolazione e non soltanto di coloro che alzano di più la voce.

Cons. Claudio Cia

 

Esito dell'iniziativa

 

Interrogazione a risposta scritta presentata il 31 gennaio 2017. L’iter sul sito del Consiglio provinciale: interrogazione n. 4017/XV

 

Risposta ricevuta il 10 aprile 2017: risposta interrogazione 4017 – scuola Sporminore

 

 

 

Allegati:

 

delibera 1907 – 2015

 

delibera 2466 – 2016

 

 

 

 

Il commendo del sig. Andrea Remondini sul “Trentino” del 3 febbraio 2017:

 

 

 

La mia replica del 5 febbraio 2017:

 

 

 

Come lettera l’8 febbraio 2017:

 

 

 

 

 

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