Sul versante della sanità a forza di annunci e dietrofront pare che siano rimasti in pochi a credere alla politica provinciale di Ugo Rossi che, annunciando tagli al comparto quando era ancora assessore, aveva assicurato che questi non avrebbero inciso né sulla quantità né sulla qualità dei servizi, e tutti noi gli abbiamo pure creduto perché è più facile credere a una grande bugia che a una piccola verità.
Il tempo è galantuomo, restituisce tutto a tutti, e ora la gente ha capito che si rischia meno a credere alle cose che a certi politici; se proprio bisogna credere in qualcosa che non si vede, allora preferisce comunque credere ai miracoli ed è cosi che anche all’Ospedale S. Chiara c’è chi per far fronte ai tagli alla sanità si affida a Gesù Bambino, alla sua capacità di aprire cuori e portafogli alla generosità
perché, si sa, non v’è povertà così disperata che tolga all’uomo la possibilità di mostrarsi generoso verso i bambini. Eh sì, lo sa bene chi nell’atrio dell’Ospedale S. Chiara, accanto al presepe, ha posto una locandina per informare che “le offerte raccolte con il presepio di quest’anno verranno devolute al reparto di pediatria per l’acquisto di attrezzature medico sanitarie“.
Negli anni precedenti, se non ricordo male, le offerte raccolte venivano devolute per progetti di solidarietà e non a beneficio dell’Azienda Sanitaria. Certo che se siamo arrivati a doverci affidare al buon cuore e all’elemosina della nostra gente per supplire alla carenza di risorse pubbliche a beneficio dei nostri piccini, mi domando quale sarà il futuro degli altri reparti di degenza.
Speriamo non succeda che l’elemosina di Gesù Bambino, anziché essere un aiuto isolato alle necessità dell’Azienda Sanitaria, diventi un “vizio” da coltivare come fanno gli accattoni. Non vorrei che al prossimo Natale trovassimo un’altra locandina con scritto “caro Gesù Bambino, ti ringraziamo per aver esaudito i nostri desideri dell’anno scorso; quest’anno aiutaci a pagare i medici, gli infermieri e gli operatori socio sanitari”. A questo punto non vedo perché non affidargli anche l’Assessorato alla Sanità!