Leggendo il sondaggio commissionato dal Patt viene da sorridere, per non piangere: stando ai dati, alle prossime ed imminenti elezioni politiche il centrosinistra pseudo autonomista stravincerebbe in Trentino con il 44,1% quando a livello nazionale secondo gli ultimi sondaggi è dato a meno del 25%. Altro che collegi blindati… risultati del genere farebbero sicuramente dormire tranquillo il leader della coalizione Matteo Renzi e Maria Elena Boschi, candidata bolzanina.
Forse sarà il campione troppo basso per l’indagine (900 persone) o forse sarà l’incauto ottimismo del centrosinistra a parlare, ma il dato sembra alquanto inverosimile. Pochi giorni fa infatti alcuni sondaggi pubblicati da Affari Italiani davano solo la Lega al 20% in Trentino; inoltre sorprende questo balzo del PD trentino di ben 4 punti percentuali rispetto alle scorse politiche del 2013, specialmente dopo la nascita di altre compagini di sinistra, come Liberi e Uguali. Un conto poi sono i dati raccolti insieme da SVP e PATT e un conto sarà l’amara realtà per il secondo partito quando a ottobre cercherà di riconfermare alle elezioni provinciali, con moltissima fatica, quel 17,55% che conquistò nel 2013.
Il dubbio principale è che con la pubblicazione di questi dati ci sia stato un tentativo per far rassegnare quegli elettori indecisi o che non vanno a votare e che spesso si sentono vicini al centrodestra. Stando così le cose, il tutto si riduce ad uno stimolo verso l’astensione che nella storia ha sempre premiato la sinistra.
Il centrodestra continuerà in ogni caso a lottare senza sosta fino al 4 marzo ed oltre: nessuno ha la minima intenzione di arrendersi, soprattutto perché chi sta in mezzo alla gente, sa che il vento è cambiato.
Cons. Claudio Cia
L’articolo sul quotidiano “Corriere del Trentino” del 16 febbraio 2018: