A quasi quattro mesi dall’entrata in vigore del nuovo sistema di raccolta del rifiuto residuo, l’Amministrazione comunale ha tracciato un primo bilancio: «Le multe hanno già superato quota cento. Mentre i condomini che si sono visti rimuovere i cassonetti, per ora, sono una sessantina».
Però ciò che non si capisce è se le norme che regolano tale modalità di raccolta e le sue applicazioni, riguardano tutti o se invece alcuni soggetti ne sono esentati. L’incertezza nasce dal fatto che in alcune realtà si osservano cittadini che, alla luce del sole, accumulano e abbandonano montagne di rifiuti non differenziati la cui destinazione peraltro rimane un mistero: non si sa chi li raccoglierà, dove verranno stoccati, chi poi provvederà a differenziarli e chi alla fine pagherà il tutto.
Per non essere frainteso, avrei voluto evitare di indicare a quali realtà io mi riferisca, ma per permettere all’Amministrazione comunale di riconoscere le criticità e avviare percorsi virtuosi che coinvolgano tutti e non solo chi abita i condomini, non posso tacere che tutto ciò avviene nei pressi dei campi autorizzati (e non) delle Comunità Sinta e Rom. Un’immagine poco rassicurante circa il fatto che la raccolta differenziata in questi luoghi non sia da tutti percepita come il modo migliore per preservare e mantenere le risorse naturali a vantaggio nostro ma soprattutto delle generazioni future, è ad esempio sotto gli occhi di quanti transitano il cavalcavia di via Maccani nei pressi della rotonda dei Caduti di Nassiriya (via Brennero). In bella vista una montagna di ogni genere di rifiuti decora la porta che da nord introduce in città. E non si respinga a priori questa segnalazione liquidandola come espressione di insofferenza verso la popolazione Sinta e Rom perchè il problema esiste e le immagini sono inconfutabili.
Premesso quanto sopra si interroga il signor Sindaco per sapere:
- se le Comunità Sinta e Rom presenti sul nostro territorio sono tenute anch’esse alla raccolta differenziata e, in tal caso, come giustifica la presenza di cumuli di ogni genere di rifiuti non differenziati che troneggiano nei pressi dei campi autorizzati e non;
- se ha un idea di chi raccoglierà, dove verranno stoccati e chi poi provvederà a differenziare i rifiuti in bella vista nei pressi della rotonda dedicata ai Caduti di Nassiriya;
- quale sarà il costo e a chi verrà addebitata l’intera operazione;
- se può assicurare che anche a queste realtà verrà chiesto il rispetto del regolamento che norma la raccolta dei rifiuti;
- se può dirci se anche queste realtà sono soggette alla tariffa TARES e, in tal caso, quale sono in concreto i criteri di applicazione.
Altri misteri riguardano il residuo secco raccolto e gettato nei cassonetti verdi in sacchi non Tares:li ho visti sia nel mio condominio sia al Serpentone e, ne sono sicura, anche in altri cassonetti cittadini che non mi risulta siano stati tolti o sia stato multato il condominio…I sacchi Tares li ho comprati dal Poli Regina, dove sono custoditi sotto chiave dal cassiere. Gli ho chiesto se molti li stanno comprando, mi ha detto: qualcuno sì… Ma allora a che gioco giochiamo? Che scelta è questa di far pagare il conto solo ai pochissimi cittadini superonesti, che si troveranno, dopo aver speso un capitale di sacchetti, anche a pagare multe o penalità per chi non ha differenziato secondo le regole? Sono BASITA!