Qualche anno fa, con enfasi, la Pubblica Amministrazione del Comune di Trento aveva proclamato ai quattro venti che il sonno dei cittadini non sarebbe stato più turbato perché, a vigilare nelle ore notturne sulla città, ci avrebbe pensato la Polizia Locale che con la sua presenza – due pattuglie e quattro uomini dalle ore 24 alle 6 del mattino – avrebbe fatto prevenzione e azione di dissuasione verso i malintenzionati.
Tanto si era detto e tanto si era proclamato, ma i buoni propositi pian piano, giorno dopo giorno, hanno lasciato il passo ad una politica che andava e va in senso opposto, rivelando di fatto che la sicurezza dei cittadini non è una sua priorità. Se in passato il servizio di vigilanza notturna del territorio era garantito quasi tutti i fine settimana e in particolari festività infrasettimanali, a partire dal 2011 questo impegno si è fatto via via sempre più saltuario, tant’è vero che dal primo gennaio scorso la Polizia Locale ha smesso di effettuare i servizi notturni e mi risulta che non sono stati calendarizzati neppure per il mese di febbraio. Ovviamente tutto questo avveniva nel silenzio più totale.
In un momento di aumento della criminalità, questo agire risulta alquanto incomprensibile e sicuramente incoerente con il bisogno di sicurezza dei cittadini; inoltre stride con la richiesta, da parte delle autorità e dello stesso Sindaco, di far intervenire sul nostro territorio esperti e reparti speciali per contrastare criminalità e degrado.
Usare come paravento la spending review e la necessità di contenimento della spesa corrente, per motivare e proseguire nell’opera di demolizione che priva di credibilità ed efficienza il corpo della Polizia Locale, è un esercizio che se da una parte incoraggia quanti vorrebbero trasformare questa terra in un Far West, dall’altra giustifica il pessimismo di quanti sono tentati di affidarsi a soluzioni spicciole “fai da te” piuttosto che alle giustificazioni, rassicurazioni e garanzie di chi governa questa città che, sempre più, appare il garante dell’insicurezza piuttosto che della sicurezza.
Svilente è inoltre il ruolo imposto agli agenti, ridotti da scelte politiche ad essere oggi riconosciuti dalla cittadinanza come dispensatori ed esattori di contravvenzioni.
Premesso quanto sopra si impegna il signor Sindaco e la Giunta:
- a ripristinare e a mantenere le due pattuglie di ronda nei fine settimana, dall’1 di notte alle 6 del mattino;
- ad adoperarsi affinché tale servizio possa essere esteso anche negli altri giorni della settimana;
- a recuperare risorse economiche ed umane dal servizio piste lasciando alla Guardia Forestale la sicurezza di tali luoghi;
- a comunicare tempestivamente all’aula qualsiasi tipo d’intervento dell’Amministrazione che possa contrastare tali impegni.