Cinque mesi sotto il ponte con 600 euro al mese perché non ci si può permettere di pagare un affitto. È storia di oggi vissuta da un trentino che, a suo modo, ha contribuito a fare grande questa nostra terra lavorando, pagando le tasse e vivendo la città. Una persona come tante che non ha la vocazione per fare il barbone e tuttavia gli eventi lo hanno portato sotto un ponte che è diventato la sua casa: l’unico posto che gli consente di vivere con la sua piccola pensione. L’Adige che scorre vicino gli assicura l’acqua per lavarsi e le sterpaglie il riparo per i bisogni fisiologici. Persona pulita, cordiale, socievole e capace di farsi voler bene e di fidarsi della gente tant’è vero che, pur in questo stato di disagio, ha saputo tessere una rete di amicizie con persone di diversa estrazione sociale che lo hanno incontrato percorrendo la ciclabile che costeggia la sua “residenza”. E’ una situazione conosciuta anche dai servizi sociali e dal sindaco perché investiti direttamente dall’interessato al quale hanno assicurato attenzione per una soluzione, fino ad oggi, mai trovata. Ad ogni sua sollecitazione per avere “quattro mura” in una casa popolare, e ad un prezzo accessibile, gli è sempre stato risposto che gliela daranno ma quando sarà il suo turno: prima di lui ci sono circa duecentocinquanta persone. Se questa situazione non ha la precedenza, ritrovandosi appena al duecento cinquantesimo posto, c’è da domandarsi quale sarà lo stato di povertà delle altre!
Dopo cinque mesi di attesa e promesse ora ci ritroviamo alle porte dell’inverno senza che quest’uomo abbia la prospettiva di un luogo da personalizzare e vivere. Evidentemente chi in politica non si fa mancare nulla non può capire cosa significhi vivere con pochi soldi, alla mercé di tutti, esposto a pericoli e umiliazioni, dormire senza una stufa per riscaldarsi e una porta da chiudere.
Da questa premessa la domanda giunge spontanea e per questo il sottoscritto consigliere comunale interroga il signor Sindaco per sapere:
- se non ritenga che un uomo che vive sotto un ponte da cinque mesi e con l’inverno alle porte (senza averlo scelto), meriti un intervento urgente da parte dei servizi sociali che gli consenta di stabilire la sua residenza dentro quattro mura di una casa popolare;
- se può comunicare all’aula quale sarà la soluzione che verrà data a questo urgente problema;
- se può indicare quante sono le persone (graduatoria) che vivono in uno stato di povertà che le costringe a bivaccare su una strada.
La storia in video
L’ho incontrato, l’ho ascoltato, non l’ho giudicato … e l’ho fatto conoscere.
Mentre ci sono persone che criticano e giudicano, altre il 30 ottobre hanno aiutato Arturo a fare i bagagli perché ospitato all’Ostello della Gioventù “Giovane Europa” a spese della Lega Nord.
Questo video è stato realizzato e gentilmente concesso dall’agenzia “Fotostudio l’Immagine” di Dino Panato (www.panato.it) e reso pubblico in anteprima sul sito www.giornaletrentino.it.
Ne parla la stampa
“l’Adige” – 26 ottobre 2012 – in prima pagina
“l’Adige” – 26 ottobre 2012
“Trentino” – 26 ottobre 2012
“l’Adige” – 27 ottobre 2012
“Trentino” – 27 ottobre 2012
“Corriere del Trentino” – 27 ottobre 2012
“l’Adige” – 30 ottobre 2012
“Trentino” – 30 ottobre 2012
“l’Adige” – 31 ottobre 2012
“Trentino” – 31 ottobre 2012
“Trentino” – 1 novembre 2012 – in prima pagina
“Trentino” – 1 novembre 2012
“Trentino” – 1 novembre 2012
“Trentino” – 10 dicembre 2012
“l’Adige” – 11 dicembre 2012
“Trentino” – 11 dicembre 2012
“l’Adige” – 14 dicembre 2012
Il Sindaco mi ha detto che non c’era bisogno di tanta pubblicità e che se mi fossi rivolto direttamente a lui una soluzione l’avrebbe trovata … non ha mica capito il Sindaco che qui non si tratta di fare un piacere ad un consigliere ma di dare risposte ai bisogni dei più deboli che devono avere sempre precedenza su tutto e su tutti e non di dover attendere messi e mesi… solo grazie alla stampa e alla TV ora i burocrati si attiveranno…
dubito che una persona corretta come il Sindaco possa aver detto una cosa simile! non è che magari ti ha detto… se mi contattavi prima ti spiegavo che abbiamo fatto anche troppo per il Signor Arturo???
E’ lecito dubitare, ma le assicuro che ero presente all’incontro e so quello che ho sentito e il modo con cui il Sindaco si è espresso … con questo nulla le impedisce di continuare a considerarlo persona corretta.
Bravo Claudio,
questo tuo lato umano ti fà onore perchè sono propio queste le vere prove di aiuto al più povero e indifeso! lo hai fatto sentire meno solo e che qualcuno si è accorto di lui.
Certo che nella nostra Trento! nessuno si è mai posto la domanda come possa vivere in queste condizioni forse è troppo!!
Speriamo che tutto vada a buon fine e che i nostri amministratori comincino ad avere più sensibilità e cristianità con il cuore in mano!
Indipendentemente dai suoi trascorsi ho portato all’attenzione un disagio che vive una persona sotto un ponte a cui batte un cuore, sente il caldo e il freddo, ha fame e sete; non è un documento da sistemare, una pratica da completare e ordinare. E’ un presente da aiutare qualunque sia il suo passato e le sue contraddizioni…
Bravo Claudio così si fa.
Mi onora sapere che in Trentino ci sono ancora persone politiche che si prendono cura di chi ha bisogno veramente.
Grazie per quello che fai.
capisco che lei consigliere si deve fare gratuitamente la campagna elettorale per le provinciali, ma se si fa prendere in giro da un barbone cosa pensa che le potranno fare gli squali lobbisti che girano intorno a piazza dante??
Mi sono occupato di una persona a cui batte un cuore, sente freddo e vive solo sotto un ponte, niente di più… e lo rifarei…
Mentre ci sono persone che cercano di svuotare d’importanza il vissuto di un povero cristo, altre si sono attivate con generosità per dare un aiuto. Ad esempio la signora Antonietta di Terzolas che, con alcuni amici, ha messo a disposizione gratuitamente un appartamento riscaldato a Cavareno in Alta Val di Non per trascorrervi l’inverno. Un’ altra signora di Trento si è proposta di dare alloggio temporaneo ad Arturo, offrendogli un giaciglio per un mese. Poi però la donna ha dovuto rimangiarsi la promessa perchè le hanno detto che potrebbe finire nei guai in quanto l’alloggio è un garage attrezzato a stube, con tanto di servizio igienico e angolo cucina che però non ha la certificazione di abitabilità.