Stage e tirocini falsati nella loro mission: un esercito di giovani al lavoro per la pubblica amministrazione?

Qualsiasi società lungimirante, intelligente e costruttiva, deve mettere tra le sue priorità i giovani: su loro si fonda il nostro futuro, su loro si proietta il presente e sempre in loro, vivrà la memoria del nostro passato. In Trentino pare non essere proprio così.

Una delle priorità che il prossimo futuro impone è quella di una concreta, decisiva ed urgente politica d’intervento per i nostri giovani. In questo contesto è ora di evidenziare certe forme vergognose di sfruttamento che sono divenute consuetudine, addirittura mascherate come “politiche” d’intervento a favore dei giovani stessi. Il riferimento è agli stage ed ai tirocini che sono stati ampiamente falsati nella loro mission, obiettivi e spirito proprio dall’ente pubblico. Sono stati introdotti obblighi normativi per i quali i ragazzi delle scuole superiori devono svolgere varie centinaia di ore di tirocinio. Tirocini che si sommeranno a quelli che ancora dovranno fare all’Università. In buona sostanza questi ragazzi prima di trovare un lavoro devono lavorare gratis, per tanto, troppo tempo. Ma dove sta il problema?

Scopo, spirito e ratio normativa del tirocinio è stimolare l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro, far apprendere ai ragazzi le competenze del mondo dell’impresa, la conoscenza del mercato del lavoro, far loro assimilare l’organizzazione aziendale ed acquisire le competenze ed i fabbisogni professionali tali da garantire rispondenza alle esigenze delle imprese che offrono lavoro. Un tirocinio può essere inoltre importante per fare curriculum una volta alla ricerca di un’occupazione. Per questo spesso i tirocini si trasformano in un’assunzione, perché è sbocco naturale che le aziende assumano dopo aver formato e testato i tirocinanti per un determinato periodo.

Invece in Trentino questo progetto è stato completamente falsato e si è trasformato in vero sfruttamento di giovani. Il Trentino si caratterizza per la presenza peculiare di piccole, medie imprese, con pochissimi o in gran parte senza dipendenti. E’ una peculiarità a tutti nota. La normativa consente di accogliere tirocinanti, solo se si ha almeno un dipendente e sino a 15 dipendenti non è possibile inquadrare più di un tirocinante.

Le scuole, le università, etc… si sono ben presto trovate a dover collocare tirocinanti senza sapere dove collocarli, per il semplice fatto che le imprese non possono accoglierle per la ragione sopra espressa e perché non accettano di sostenere conseguenze pesanti in caso di controllo e verifica. In questo modo le amministrazioni pubbliche ed in particolare il Comune di Trento ed addirittura lo stesso Tribunale si è trasformato in una vera e propria “fabbrica degli stagisti”. Si parla di centinaia e centinaia di stagisti che creano forza lavoro e manodopera per la pubblica amministrazione, talvolta addirittura sostituendosi a servizi che sarebbero affidati alle imprese.

Non occorre essere professori, esperti e ricercatori, per analizzare quanto segue senza possibilità di smentita: se i tirocini servono per incontrare domanda ed offerta di lavoro questo obiettivo è vanificato sul nascere perché terminato il tirocinio, non potranno mai essere assunti, dovendo fare il concorso; se i tirocini servono per conoscere il mercato del lavoro, l’organizzazione dell’impresa, i suoi processi organizzativi ed operativi, acquisire le competenze tipiche e ricorrenti del mercato del lavoro per una successiva occupazione, è altrettanto ovvio che questo non avvenga. Il pubblico infatti è organizzato ed opera in modo ben diverso dal privato ed un tirocinio nel pubblico certo inoltre non costituisce una buona referenza per un privato, visto i tanti luoghi comuni esistenti. Si contribuisce invece, questo è indiscutibile, a creare nei giovani il culto ed il miraggio del posto pubblico, non certo della cultura d’impresa.

Non è accettabile che sia l’ente pubblico a trasformarsi in sfruttatore dei giovani, assumendo forza lavoro gratuito e gestendo, centinaia di ragazzi che non raccolgono poco o nulla se non rabbia, delusione e perdite di tempo. Si sono persino verificati casi a dir poco vergognosi, come docenti universitari che siglano incarichi di consulenza con amministrazioni pubbliche e contemporaneamente inviano legioni di stagisti a svolgere fasi esecutive delle stesse.

Nell’ottica di cominciare attivamente a limitare e mettere fine a questo fenomeno che è palesemente degenerato ed è stato trasformato esclusivamente a vantaggio della pubblica amministrazione, si intendono acquisire tutti i dati numerici precisi degli ultimi cinque anni per capire quanti stagisti complessivamente sono stati utilizzati ed indirizzati nella pubblica amministrazione.

Premesso quanto sopra, si interroga il Presidente della Giunta provinciale per sapere:

  1. Corrisponde al vero che su previsione normativa del Presidente della Giunta Provinciale sia stato previsto che tutti gli studenti debbano frequentare un tirocinio di varie centinaia di ore durante il percorso scolastico; corrisponde al vero, come desumibile dai relativi comunicati stampa e presentazioni ufficiali il tutto fosse finalizzato al mercato del lavoro privato e non certo alla pubblica amministrazione?
  2. Quanti tirocini, stage o percorsi di alternanza scuola-lavoro, sono ad oggi stati attivati per Uffici della Provincia Autonoma di Trento o suoi Enti funzionali, con riferimento agli ultimi cinque anni?
  3. Nello specifico si chiede di conoscere il numero totale per anno, gli uffici che hanno accolto i tirocini (con indicazione del numero complessivo per anno per ciascun ufficio), la denominazione dell’istituto scolastico (o affine capofila);
  4. lo stesso per gli enti provinciali e le società partecipate di riferimento quali: Informatica Trentina, Trentino Sviluppo, Trentino Marketing, Tsm, Trentino Network, Itea, Trentino Trasporti spa, Trentino Trasporti Esercizio, Apss, Iprase, Agenzia del Lavoro, Ispat, Apiae, Appa ed altre Agenzie provinciali, Comunità di Valle.
  5. Quanti tirocini, stage o percorsi affini sono stati effettuati in merito a percorsi universitari o post universitari, o per altri progetti (es. Garanzia Giovani, altri percorsi di inserimento lavorativo che prevedano tirocini…), per uffici della Provincia Autonoma di Trento o suoi enti funzionali, con riferimento agli ultimi cinque anni?
  6. Nello specifico si chiede di conoscere il numero totale per anno, gli uffici che hanno accolto i tirocini (con indicazione del numero complessivo per anno per ciascun ufficio), la denominazione dell’Università o soggetto proponente/capofila;
  7. lo stesso per gli enti provinciali e le società partecipate di riferimento quali: Informatica Trentina, Trentino Sviluppo, Trentino Marketing, Tsm, Trentino Network, Itea, Trentino Trasporti spa, Trentino Trasporti Esercizio, Apss, Iprase, Agenzia del Lavoro, Ispat, Apiae, Appa ed altre Agenzie provinciali, Comunità di Valle.
  8. Corrisponde al vero che a partire dal 2013 varie Comunità di Valle, enti ed amministrazioni della provincia di Trento, tra cui il Comune di Trento, abbiano attivato con il sostegno dell’Agenzia del Lavoro, tirocini per giovani, come ad es. “Summer Jobs”?
  9. Si richiede per ciascun anno, di avere l’elenco dei progetti con titolo, numero complessivo per anno dei ragazzi coinvolti, per ciascun ambito territoriale e/o amministrazione capofila di riferimento; nello specifico si chiede per ciascun progetto quanti ragazzi sono stati destinati sul mercato del lavoro privato e quanti nella pubblica amministrazione o para pubblica; si richiede espressamente di sapere se corrisponde al vero che per alcuni di questi fosse stato a monte previsto l’esclusiva partecipazione di soli destinatari pubblici.
  10. Corrisponde al vero che il progetto “Summer Jobs”, ora prevede che sia destinato solo ad amministrazioni e non più a soggetti privati?
  11. Corrisponde al vero che siano stipulati ulteriori centinaia di tirocini scolastici ed universitari in enti pubblici e para pubblici quali ad esempio Asis, Aziende di servizio alla persona, etc…
  12. Quanti sono stati gli interventi e sanzioni di ispettorato del Lavoro e l’Agenzia del Lavoro, riguardanti tirocini e stage, nel settore privato e nella pubblica amministrazione?

A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.

Cons. Claudio Cia

 

Esito dell'iniziativa

 

Interrogazione a risposta scritta depositata il 19 luglio 2018, in attesa di risposta. L’iter sul sito del Consiglio provinciale: interrogazione n. 6177/XV

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