A maggio, durante i lavori di sistemazione della pavimentazione di Via Calepina, qualcuno ha perso la testa: non si tratta di quella del progettista, tanto meno quella del direttore dei lavori e neppure quella degli operai. A essere decapitata è stata la statua che sorregge il portale d’ingresso di palazzo Sardagna, sede del Rettorato dell’Università di Trento.
Ora che il cantiere si è concluso a chiunque passeggi in tale via il danno è ben visibile: uno dei due «telamoni» in pietra bianca è rimasto senza testa perché caduta a terra in seguito ai lavori; nessuno però l’ha potuta fotografare e quindi documentare quello che ne è rimasto.
Da allora più nessuno ne parla, non si sa se sarà possibile e se verrà restaurata, quando e se rivedremo il portale di palazzo Sardagna reintegrato dell’elemento decapitato. Queste le perplessità partecipatemi da alcuni cittadini e che faccio mie.
Premesso quanto sopra si chiede al signor Sindaco di sapere:
- se la testa della statua in pietra bianca, decapitata da uno dei due «telamoni» che sorregge il portale d’ingresso di palazzo Sardagna è in condizioni tali da poter essere restaurata, chi se ne sta occupando, quali saranno i tempi di recupero, a quanto ammonta il preventivo di spesa e a chi verrà addebitato il costo dell’opera;
- se sono stati condotti accertamenti circa la causa che ha portato al danneggiamento del portale d’ingresso di palazzo Sardagna e a quali conclusioni si è giunti;
- se è possibile avere una foto a colori del reperto danneggiato.