Nella sua politica di arruolamento dei candidati per le prossime elezioni provinciali, il PATT allunga esplicitamente la mano verso Walter Viola, consigliere provinciale di minoranza ma anche vicepresidente del Consiglio provinciale. E’ nientemeno che il segretario del Partito Autonomista, Franco Panizza, ad annunciare il possibile adescamento, parlando come un giovane spasimante di “sintonia” e di possibile “sintesi positiva”, che tradotto dal politichese significa una cosa sola: abile e arruolato.

Come da tradizione biblica, dopo la terza volta che questo balletto di avvicinamento alla maggioranza viene rinnegato dallo stesso interessato, il gallo (il segretario Panizza in questo caso) ha cantato.

Finalmente si mette la parola fine ad una recita che sta andando avanti da oltre un anno, con l’esponente di Progetto Trentino che a giorni alterni sconfessa la sua provenienza dall’area di centrodestra e strizza l’occhio alla maggioranza, per poi smentire il tutto il giorno successivo, dopo il prevedibile strascico di critiche.

Per l’ennesima volta, sperando sia l’ultima, mi trovo a chiedere al Presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, in qualità di garante, di “staccare la spina” alla vicepresidenza Viola. Questo ruolo, che di diritto spetta all’opposizione, è oggi rappresentato da chi di fatto ha già da tempo le valige pronte per traslocare in maggioranza, con o senza Progetto Trentino. E’ una situazione che genera imbarazzo, non solo perché limita la possibilità all’opposizione di ricoprire e rappresentare pienamente tale ruolo con la funzione effettiva che gli compete, ma soprattutto perché contribuisce ad innalzare il tasso di ambiguità all’interno del Consiglio provinciale, già in crescita in vista delle provinciali 2018.

Si auspica che alla luce dei fatti il Vicepresidente tragga le dovute considerazione, favorendo un rapido esodo verso la terra promessa del “PATT” prima che le acque si richiudano.

Cons. Claudio Cia

L’articolo sul quotidiano “l’Adige” del 2 settembre 2017:

L’articolo sul quotidiano “Trentino” del 2 settembre 2017: