Licenziamenti collettivi, riduzione degli stipendi, proliferazione del lavoro nero, l’interesse privato dei pochi a scapito dei Comuni, il malessere di artigiani e operai, veicolato da lettere e volantini, spesso anonimi, per paura di ripercussioni. La crisi del porfido trentino preoccupa: dal 2007 ad oggi il settore ha perso circa 1.000 posti di lavoro, passando da 1.600 a poco più di ...
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