Tamponi nelle APSP, Cia (AGIRE): preoccupante e rischioso ritardo della refertazione

Sono giunte allo scrivente molteplici segnalazioni, riguardanti l’APSP S. Giuseppe di Primiero San Martino di Castrozza, secondo le quali – a seguito della positività di alcuni operatori – lo scorso fine settimana tutta la casa di soggiorno per anziani (circa 70 ospiti) sarebbe stata sottoposta a tampone molecolare per il tracciamento dei positivi.

Secondo le informazioni in possesso dello scrivente, parrebbe che al momento della scrittura del presente atto non sia ancora arrivata un referto, motivo per cui a seguito dell’applicazione del Protocollo di emergenza Covid-19, tutti gli ospiti sono confinati nelle proprie stanze senza la possibilità di uscire. Questo comporta un aggravio delle loro condizioni di salute psico-fisica, del lavoro dei singoli operatori che sono costretti a servire i pasti (colazione, pranzo, merenda e cena) stanza per stanza, oltre alla notevole difficoltà per gli operatori sanitari nel seguire le condizioni degli ospiti. A ciò si aggiunga l’impossibilità per i parenti delle persone ospitate presso l’Azienda pubblica di servizi alla persona di incontrarle.

Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere se sia a conoscenza della problematica sopra esposta che accomuna anche altre APSP e se non sia possibile garantire la priorità nella consegna dei referti dei tamponi per tali strutture così da minimizzare i disagi agli ospiti e consentire al personale di operare con maggior serenità.

Cons. Claudio Cia

Risposta ricevuta in aula nel corso della seduta del 24 novembre 2020:

Assessore Segnana:

Grazie, Presidente. In risposta al quesito posto dal Consigliere interrogante, si rappresenta quanto segue. L’azienda sanitaria informa giornalmente l’Assessore riguardo la situazione epidemiologica delle persone in RSA. Si precisa che, allo stato attuale, presso l’RSA di Transacqua, risultano interessati dal contagio cinque operatori e tre ospiti. L’isolamento degli ospiti nelle singole stanze, si è reso necessario a partire da sabato 14 novembre, in quanto l’operatore inizialmente trovato positivo aveva operato in diversi nuclei della struttura. Di conseguenza, anche i pasti, necessariamente, hanno dovuto essere portati nelle singole stanze degli ospiti e le visite dei parenti, sino ad allora permesse in condizioni di sicurezza, sono state prudenzialmente sospese.

Relativamente alle risposte dei tamponi, va segnalato che, nel caso ci sia necessità di avere un riscontro urgente sulle singole situazioni che meritano una risposta tempestiva, per l’RSA è stata concordata, con i laboratori di ricerca di riferimento, una procedura che prevede che il tampone molecolare, contrassegnato come urgente, previo contatto diretto con la microbiologia dell’Ospedale Santa Chiara, venga sottoposta ad analisi con corsia preferenziale e quindi la risposta viene notificata nel giro di qualche ora, come riportato anche nelle linee guida RSA. I tamponi di screening e quelli effettuati sul personale, seguono invece la procedura di analisi consueta.

Esito dell'iniziativa

 

Interrogazione a risposta immediata in aula (question time) presentata il 18 novembre 2020. Risposta ricevuta in aula nel corso della seduta del 24 novembre 2020.

 

 

Il video della risposta in aula:

 

 

 

 

 

L’articolo su Gazzetta delle Valli: Tamponi APSP in Trentino: interrogazione di Cia (AGIRE)

 

 

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