TARES: riconoscere come credito i mancati svuotamenti di bidone o mastello

La delibera di Giunta del Comune di Trento n. 373 del 27 dicembre 2012 (Protocollo n. 2012/149916):

  1.  assegna al cittadino una quota presuntiva (volume minimo obbligatorio) di rifiuto residuo;
  2. addebita al cittadino un importo forfettario per la quota presuntiva di rifiuto:
  3. stabilisce la tariffa (tariffa puntuale) su calcoli presuntivi anziché effettivi della raccolta;
  4. penalizza indistintamente virtuosi e meno virtuosi nella raccolta del rifiuto residuo

A mio giudizio, questa delibera contrasta con la Direttiva 91/156/CEE art. 15 che afferma il principio che “chi inquina paga”; inoltre la stessa delibera è in contrasto con la recente sentenza della Commissione Tributaria di Primo grado del Tribunale di Trento (presieduta dal Giudice Giuseppe Serao) che in sostanza, definisce l’addebito di un importo per un quantitativo di indifferenziato a forfait, applicato dall’Amnu S.p.a. di Pergine Valsugana alla propria utenza, illegittimo perché in contrasto con la stessa normativa europea di cui sopra.

L’attuale sistema di raccolta del rifiuto residuo prevede che, a seconda dei componenti il nucleo familiare, sia addebitata ogni anno, nella fattura emessa da Dolomiti Energia, un certo numero di sacchetti (da 30 litri) o svuotamenti di bidone (da 120 litri) o mastello (da 40 litri) come quota minima obbligatoria.

Avviene che, quanti ad esempio usano i sacchetti, in caso di avanzo li possano usufruire l’anno successivo in aggiunta alla dotazione annua qualora ne usufruissero di più senza doversene veder addebitare di nuovi.

Questo però non succede per chi lo smaltimento lo fa attraverso il bidone o mastello: se ad esempio una famiglia adoperasse meno svuotamenti di quelli contabilizzati nell’anno in corso questi non li verrebbero riconosciuti come credito per l’anno successivo.

In attesa che venga definito se l’attuale sistema di addebito della raccolta del rifiuto residuo sia legale o meno, si impegna la Giunta Comunale a:

  • riconoscere come credito i mancati svuotamenti di bidone o mastello dell’anno in corso che vadano a sommarsi a quelli che verranno addebitati nella fattura dell’anno successivo in aggiunta alla quota minima obbligatoria.

Esito dell'iniziativa

 

Esito dell’ iniziativa: respinta

 

Guarda come hanno votato i consiglieri

 

Allegato:

 

Leggi l’estratto della discussione in aula:

 

credito mancati svuotamenti

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