TAV in Trentino, un progetto colossale in assenza totale di informazioni

In zona Novaline di Mattarello è stata collocata in data 27 ottobre una trivella per sondaggi geologici che è stata accompagnata sul posto da un ingente numero di forze dell’ordine e la strada che collega Mattarello alla Fricca è stata chiusa.

Sono stato sul posto per verificare la situazione e la sorpresa maggiore è la totale mancanza di informazioni: la popolazione non era al corrente dell’imminenza di lavori e nessuno sa a cosa serva il cantiere improvvisato, privo di cartelli che ne giustifichino la natura; si suppone si tratti di sondaggi preliminari riguardanti il progetto TAV.

L’impressione è purtroppo quella di progetti e lavori, dai costi pubblici colossali, portati però avanti di nascostononostante l’Osservatorio voluto per favorire trasparenza e dialogo – che naturalmente generano sospetti e paure, che possono evolversi in lecite proteste e richieste di trasparenza, per poi degenerare in azioni illegali di sabotaggio. Se quest’ultima espressione di dissenso è deprecabile, altrettanto lo è l’agire nell’ombra di chi invece dovrebbe distinguersi per trasparenza, avendo ricevuto la fiducia dei cittadini che è chiamato a rappresentare. Sembra quasi si ambisca all’aumento delle tensioni, per poi giustificare un’impostazione autoritaria.

Si interroga in merito l’Assessore competente perché riferisca la natura, obiettivi e tempi di questi lavori e se Comune e Circoscrizione sono stati preventivamente informati; si chiede inoltre se sarà possibile in futuro avere un riscontro dell’esito di tali trivellazioni e di quelle precedenti già avvenute su suolo provinciale.

Claudio Cia

Per approfondire:

L’interessante documento riguardante l’A31 (Valdastico), che parla anche del progetto TAV in Trentino, a volte chiamato anche come “alta capacità” o “raddoppio ferroviario“: corridoio infrastrutturale di interconnessione del Trentino con il Veneto

di particolare interesse le seguenti affermazioni:

  • negli ultimi anni si rileva un calo del traffico merci lungo il corridoio del Brennero (dal 2010 al 2013 dal 36% al 29% di percentuale su rotaia)
  • il 97% del trasporto merci su strada percorre tratte superiori ai 300km e subisce una parte considerevole di traffico deviato
  • solamente lo scenario [di previsione di traffico fatto da BBT] del “consenso” crea un “sensibile” trasferimento del trasporto merci a lunga percorrenza dalla strada verso la rotaia e presume adeguate misure (…) da parte della politica dei trasporti
  • “l’impegno in corso per il potenziamento della rotaia e le possibili misure ambientali non sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi posti (…). Sarà quindi necessario un quadro giuridico (…) volto a realizzare progressivamente un equo trasferimento dei trasporti”

Alla luce di queste affermazioni viene da chiedersi: se il traffico ferroviario è in calo per svariati motivi, se il traffico merci su strada è in gran parte “traffico deviato”, cioè si preferisce passare di qua allungando la strada perchè è più conveniente, se solo creando un “consenso” tramite precise politiche dei trasporti si può trasferire dalla strada alla rotaia le merci… perchè non realizzare subito queste politiche dei trasporti, invece che concentrarsi su una infrastruttura che comunque viene definita dagli stessi promotori “non sufficiente”?

Esito dell'iniziativa

 

Interrogazione a risposta immediata in aula (articolo 155 del regolamento interno), depositata il 29 ottobre 2015. L’iter sul sito del Consiglio provinciale: interrogazione n. 2293/XV. Risposta arrivata nella seduta del 4 novembre 2015.

 

 

La risposta “criptica” dell’assessore Gilmozzi: risposta – sondaggi TAV a Mattarello

 

 

 

L’area interessata:

 

Novaline - zona proteste TAV

 

 

Ho già avuto occasione di trattare l’argomento come consigliere comunale a Trento con le due interrogazioni:

 

Tav a Trento, opera colossale del quale si sa poco niente (con molti allegati)

 

Tav, anche a Trento lavori in segreto per l’opera più grande mai realizzata?

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