Nel luglio 2013 i quotidiani locali e nazionali hanno dato ampio risalto allo sblocco, da parte del Cipe, di un finanziamento di 70 milioni di euro per la realizzazione di una galleria esplorativa di circa 15 km tra Trento e Lavis, propedeutica alla tratta trentina di accesso al tunnel di base del Brennero, partendo a sud di Trento, tra Mattarello e Acquaviva, per sbucare a monte di Lavis e poi, dopo un altro tratto, ai Sorni. Si è parlato di cantieri che avrebbero dovuto essere aperti già nel 2014.
Con deliberazione del Consiglio comunale 14/10/2009 n. 133 è stato approvato l’ordine del giorno collegato alla proposta n.4.10/2009 parere V.I.A. progetto n.1/2009V – Ferrovia Verona Brennero relativo alla richiesta di uno studio economico di fattibilità dell’opera. Tale ordine del giorno riportava che “l’impatto dell’infrastruttura ferroviaria, in particolare quello relativo alla futura stazione, necessiterebbe di uno studio preliminare utilizzando un modello economico evoluto come già studiato ed usato con successo per analoghe opere di interesse europeo ad esempio a Lille e Lisbona” impegnando la Giunta comunale “a richiedere alla Provincia autonoma l’applicazione anche per questa opera dello studio economico descritto in premessa”.
Con deliberazione del Consiglio comunale 14/10/2009 n. 134 è stato espresso parere favorevole al “Progetto n. 1/2009V Ferrovia Verona-Brennero – Progetto preliminare nuovo lotto 3 circonvallazione di Trento e Rovereto e studio di fattibilità delle tratte di completamento in Trentino”, subordinando il parere favorevole all’avvenuto superamento di varie criticità dettagliatamente riportate nel dispositivo, tra le quali questioni riguardanti la salute pubblica, i tempi di cantierizzazione, problemi idrologici e molto altro.
Lo studio di impatto ambientale allora esaminato dedicava parecchio spazio all’inquinamento di Trento nord, arrivando alla conclusione che un eventuale nuovo tracciato ferroviario per essere realizzato dovesse preferibilmente attendere il completamento della bonifica dell’area ex Sloi ed ex Carbochimica.
Nell’aprile 2014, dopo 8 anni dalla sua realizzazione e numerose richieste di pubblicazione, sono emersi i contenuti di un ampio studio sull’impatto dell’opera sulla salute, il Public Health, che dal 2004 fino ad aprile 2006 è stato elaborato, su incarico della società BBT SE (partecipata da RFI, dalle Province di Trento, Bolzano e Verona), sotto la guida del professor Peter Lercher della Facoltà di medicina dell’Università di Innsbruck.
L’11 giugno 2014 l’assessore ai lavori pubblici della Provincia di Trento Mauro Gilmozzi, in occasione di un Consiglio comunale “aperto” a Lavis, annunciava l’apertura di un “osservatorio per l’opera”, con sede al Muse di Trento, con il coinvolgimento degli Enti interessati.
Premesso quanto sopra si interroga il signor Sindaco per sapere:
- se vi siano aggiornamenti per quanto riguarda lo studio economico richiesto alla Provincia;
- se le criticità avanzate dal Consiglio comunale di Trento e dettagliatamente elencate dalla deliberazione n.134 del 14/10/2009 sono state superate;
- se è a conoscenza dei contenuti dello studio Public Health;
- se non ritenga necessario riferire al Consiglio i contenuti dello studio in questione;
- se il Comune di Trento sia già stato interpellato in merito al citato “Osservatorio per l’opera”, quali siano gli obiettivi di questo, chi potrà accedervi, quali siano i tempi di costituzione e di raccolta delle osservazioni;
- se vi siano aggiornamenti sullo stato delle bonifiche delle aree inquinate di Trento nord e se può indicare se tra le priorità della Giunta vi sia anche il compimento di questi interventi attesi da decenni;
- se si sia svolta l’attività richiesta di “efficace attività di informazione e consultazione” ed eventualmente in che modalità;
- quante conferenze o assemblee pubbliche di informazione sul tema si siano tenute fino ad oggi da parte dell’Amministrazione comunale;
- se in questi anni la giunta comunale abbia mai pensato di proporre un referendum per consultare preventivamente la popolazione sul gradimento dell’opera, stimolando di conseguenza il dibattito e l’informazione, pur nella consapevolezza del solo valore consultivo dei referendum del Comune di Trento;
- quante e quali saranno le proprietà interessate dai cantieri all’interno del Comune di Trento;
- dove verranno collocate le aree di cantiere all’interno del Comune di Trento e quali superfici occuperanno;
- dove dovrebbero essere depositati i materiali inerti che verranno estratti e quali sono le stime delle quantità;
- qual è la reale data stimata di inizio e fine lavori.
Fonti:
“Cipe, 802 milioni al Terzo valico, 70 alla Fortezza-Verona, 328 a opere ferroviarie diffuse“ – Il Sole 24 Ore, Edilizia e Territorio, 19 luglio 2013
“Tunnel di base, ok al tratto trentino” – l’Adige, 20 luglio 2013
“Nuova ferrovia cantiere al via nel 2014 grazie all’ok del Cipe” – l’Adige, prima pagina, 21 luglio 2013
“15 chilometri tra Lavis e Trento, De Col cantieri al via nel 2014” – l’Adige, 21 luglio 2013
“Corridoio TAC sorvegliato speciale” – l’Adige, 21 luglio 2013