È di poche settimane fa la notizia che il Tribunale ha sentenziato il fallimento del Trento Calcio Società che a questo epilogo ci ha abituati visto che, negli ultimi vent’anni, è la terza volta che succede. Il fallimento però, oltre a lasciare l’amaro in bocca ai tanti tifosi trentini che negli anni l’hanno sostenuta, lascia anche tante insolvenze tra le quali 60-70 mila euro che avrebbe dovuto pagare ad ASIS per l’uso degli impianti sportivi. Ora che è stato ufficializzato il fallimento c’è da presumere che di questo denaro non se ne vedrà neppure l’ombra ma ad ASIS rimane il debito insoluto e l’onere della continuità nella gestione e manutenzione degli impianti sportivi di proprietà del Comune con quanto ne segue.
A questo punto c’è da chiedersi come ASIS recupererà tale somma, non certo dal Comune dato che è proprio il Sindaco ad aver dichiarato che «la lunga stagione che stiamo vivendo è la stagione della scarsità e dell’incertezza», che «niente è più come prima dal punto di vista delle disponibilità finanziarie» e che «la principale difficoltà, in una fase di risorse pubbliche decrescenti, è quella di accettare che “soldi non ce ne sono più”». Ed allora, chi sarà a pagare?
Il mio sospetto e la mia paura sono che alla fine questo debito verrà spalmato ancora una volta sull’utenza, soprattutto associata, che si vedrà incrementare i costi per l’uso degli spazi sportivi gestiti da ASIS. Loro che con fatica e sacrifici hanno sempre onorato i loro debiti, pagheranno anche per il fallimento del Trento Calcio?
Premesso quanto sopra si chiede al signor Sindaco di sapere:
- quale sia l’esatto ammontare del debito con ASIS maturato dalla Società da poco fallita?
- chi e come salderà il debito del Trento Calcio?
- per quale altro debito, inerente al recente fallimento, il Comune verrà chiamato ad esprimersi?
- se, nei due precedenti fallimenti della Società Trento Calcio, il Comune è intervenuto anche in quelle occasioni per appianare debiti e, in tal caso, con quale cifra?