Trento assomiglia sempre più ad una discarica a cielo aperto, infatti non c’è giorno che vie, vicoli e marciapiedi siano trattati come luoghi di raccolta di cumuli di sacchi di rifiuti che ostacolano il libero movimento dei cittadini. È quello che, ad esempio, avviene tutti i martedì in via S. Martino e nelle vie adiacenti. Tali rifiuti rimangono lì per l’intera giornata, sotto gli occhi di tutti, fino a quando qualche mezzo di trasporto della nettezza urbana li raccoglie all’imbrunire. Se poi gli addetti alla raccolta giudicano il contenuto dei sacchi non conforme alle direttive impartite da Trentino Servizi, dopo averli ben bene “decorati” con tanto di etichetta rossa, li lasciano dove li hanno trovati e lì vi rimangono per giorni e giorni a disposizione di chiunque li voglia prendere a calci. È uno spettacolo che umilia chi vive e percorre queste strade. Neppure lo storico e famoso Castello del Buonconsiglio, meta turistica e culturale della città e della provincia, è al riparo da tale scempio. Infatti, per l’intera giornata, una delle due porte che introduce a tale luogo è “ornata” da molteplici sacchi di rifiuti. Eppure questo è uno spettacolo che non appartiene alla cultura della città di Trento che, nell’immaginario degli italiani, è riconosciuta e indicata come esempio di decoro ed efficienza.
La situazione descritta l’ha favorita chi governa questa città, amministrazione che non eccelle certo per capacità di osservazione, ascolto e senso critico. È la stessa che, recentemente, ha approvato il nuovo piano urbano per la mobilità (PUM) con il dichiarato intento di rimuovere tutti gli ostacoli che limitano il movimento dei pedoni su vie, vicoli e marciapiedi. Per essere credibile nelle intenzioni, questa amministrazione avrebbe dovuto incominciare ad adottare una piano per una raccolta dei rifiuti più efficace, più semplice e più rispettoso per la città. Cosa che sicuramente, rispetto a quanto preventivato per il PUM, avrebbe richiesto l’impiego di risorse minime e con effetto immediato.
Da questa premessa la domanda giunge spontanea e per questo il sottoscritto consigliere comunale interroga il signor Sindaco per sapere:
- se concretamente intenda fare qualcosa per restituire alla città il decoro che le è proprio;
- se concretamente intenda fare qualcosa perchè via S. Martino, come altre vie di questa città, non siano umiliate e trattate alla stregua di una discarica;
- se concretamente intendae fare qualcosa perchè le adiacenze del Castello del Buonconsiglio siano trattate come luogo di rispetto e non come deposito di rifiuti;
- se, con l’inverno alle porte e con la probabilità che i sacchi di rifiuti depositati nelle vie, vicoli e marciapiedi, vengano avvolti da un manto bianco nevoso, dobbiamo attendere il disgelo perché, emergendo, possano essere raccolti;
- se questa vostra politica dei rifiuti, ha forse lo scopo di giustificare e farci piacere l’inceneritore nella speranza che almeno questo ci risparmi tale spettacolo.