Signor direttore,
l’amministrazione comunale di Trento non perde mai occasione per ricordare, evidenziare e amplificare giudizi positivi che, coinvolgendo la stampa nazionale e internazionale, la indicano tra i soggetti con comportamenti e iniziative virtuose: primi nella differenziazione dei rifiuti, primi nella qualità de servizi ai cittadini ecc. Pare però che sullo sport il comune non goda di buona reputazione. Infatti, mentre tutti si complimentano dei brillanti risultati conseguiti dalla Dallapè (in coppia con la Cagnotto) che anche domenica 20 maggio ai tuffi europei di Eindhoven ha conseguito il suo quarto oro facendo onore alla nostra città, la stampa nazionale, ed è presumibile che la stessa cosa riguardi anche quella internazionale, rivela che “la Dallapè a Trento deve pagare per allenarsi” (gazzetta dello sport del 21 maggio) e che gli spazi d’acqua a disposizione in questa città sono centellinati e inadeguati per un allenamento ordinario, figuriamoci per quello specifico dei tuffi che per questo è costretta a trasferte in altre provincie.
Eppure questo sport grazie alla magnifica Dallapè da anni fa parlare e pubblicizza Trento ai quattro angoli della terra. Non si capisce perché per tanti altri eventi e per altri sport (vedi ad esempio volley trentino) la pubblica amministrazione interviene in prima persona agevolando, sponsorizzando e valorizzando queste realtà, mentre per il nuoto pare prevalere il disinteresse. Non sarebbe male valorizzare di più lo sport del nuoto e quest’atleta che porta nel mondo il nome della nostra città e del Trentino.