Il villaggio satellite di san Donà, è nato nel 1959 grazie ad un progetto di edilizia popolare INA. Quest’opera ha avuto il pregio di creare condizioni ambientali per favorire la socializzazione degli abitanti: una grande piazza, i negozi affacciati sulla stessa e molto verde.
Quando INA falli è subentrata ITEA che nei primi anni ottanta ha permesso di riscattare gli appartamenti ivi presenti.
A detta di tutti i sandonatesi ciò che penalizza il quartiere è che è diviso in due da una strada comunale sulla quale si riversano migliaia di veicoli come documentato dai rilevatori dei transiti posti sotto il viadotto della ex SS47, ora SP 47, in località San Vito. In molte ore della giornata attraversare la carreggiata risulta pericoloso sia per la velocità dei veicoli che per il loro continuo passaggio. A ciò si aggiunga il grande inquinamento che questi portano sul centro abitato: i marciapiedi assomigliano più ad una camera a gas piuttosto che ad un luogo dove camminare all’aperto.
La strada che attraversa san Donà è purtroppo diventata una comoda scorciatoia.
Nel 2006 la Pat ha inaugurato la galleria di Martignano con l’obiettivo di intercettare il traffico che da Pergine si muove in direzione di Gardolo e viceversa. Questo però non ha eliminato la criticità viabilistica della collina della città.
Da vent’anni il politico di turno per intercettare i voti dei sandonatesi, promette interventi risolutivi del traffico senza però produrre nulla: finita la campagna elettorale, l’abitato di San Donà ritorna immancabilmente dimenticato.
L’aver ignorato per tanti anni le istanze dei cittadini di San Donà rafforza la percezione, nei sandonatesi, che esistano abitanti di serie A e di serie B.
Premesso quanto sopra si propone di impegnare il Sindaco e la Giunta a sondare la disponibilità della P.A.T. e a collaborare con essa per un progetto allo scopo di:
- realizzare una rotatoria su via Bassano che si intersechi con la via Campanelle e da cui parta una bretella di collegamento con la via Valsugana (SP204) sulla quale si suggerisce anche la creazione di una ulteriore rotatoria di connessione.
- predisporre idonea segnaletica verticale, funzionale al punto di cui sopra, allo scopo di incentivare l’uso del nuovo percorso in modo da togliere il traffico di attraversamento al quartiere di San Donà.
Benefici:
- la rotatoria su via Bassano porterebbe sicurezza per i veicoli in uscita e in entrata da via Campanelle;
- le due rotatorie migliorerebbero la fluidità veicolare permettendo la svolta in qualsiasi direzione e rallenterebbero la velocità dei mezzi in transito contribuendo a migliorare la sicurezza delle due arterie stradali;
- si libererebbero centinaia e centinaia di persone da un mostro moderno che peggiora e compromette la qualità del vivere di tutti i giorni.
In alternativa:
- studiare una modalità affinché i mezzi, ad eccezione di quelli d’uso pubblico, vengano deviati utilizzino il percorso della vecchia strada che corre parallela alla Via Bassano e a monte delle abitazioni;
- studiare un progetto per la costruzione di una bretellina che attraversando l’area riservata ai cani di San Donà si congiunga alla Via Valsugana.
In allegato i transiti in ingresso/uscita postazione di San Donà/San Vito:
San Donà – Transiti gennaio-maggio 2011