Un’iniziativa che parte dal basso

…«Diciamo che è un po’ come accendere una candela e vedere se attorno a questa piccola luce si sviluppa qualcosa di interessante»…

A nessuno può sfuggire la particolarità del momento che stiamo attraversando: una crisi che è contemporaneamente economica, sociale, valoriale. Una spirale di cui non si vede la fine e con la quale la nostra Comunità è costretta a confrontarsi dopo un lungo periodo di amministrazione agevolata dalla grande abbondanza di risorse.

Ciò costringe anche il Trentino a ripensare i modelli di gestione della cosa pubblica che hanno caratterizzato gli ultimi lustri e che, in un quadro nazionale di antipolitica dilagante, hanno finito con alimentare e diffondere un sentimento di forte ostilità nei confronti delle autonomie speciali, ormai considerate senza distinzione come il frutto di situazioni storiche superate, quando non come centri di inaccettabile spreco di denaro pubblico.

In tale sfavorevole contesto si è inserito un Governo che, a prescindere da ogni valutazione soggettiva, difetta palesemente di sensibilità autonomistica, forse anche per la sua origine e composizione (banchieri, professori, alti burocrati).

Se a questo si aggiunge lo scarso peso politico della nostra Regione rispetto ad altre che possono contare su decine e decine di parlamentari (il caso della Sicilia è esemplare), il cerchio si chiude tra preoccupazioni e timori crescenti. Torna così ad essere di stringente attualità la questione del “terzo Statuto”, del ruolo della Regione troppo frettolosamente archiviata, del futuro di un’Autonomia che oggi non pare affatto scontata come si tendeva a pensare.

Fra tante difficoltà il Trentino si trova, inoltre, a fare i conti con l’esaurirsi di un ciclo politico fortemente segnato dalla personalità di Lorenzo Dellai. Un passaggio di non poca rilevanza, a prescindere dalle opinioni di carattere politico che su questi quindici anni di governo provinciale possono legittimamente aversi. Si chiude l’epoca dell’”uomo solo al comando”, dell’accentramento in Piazza Dante e nelle mani del Presidente di tutte le più importanti decisioni interessanti la Comunità trentina. Cambieranno, quindi, non soltanto la persona del Governatore ma anche le modalità di gestione della cosa pubblica, in una condizione economica, sociale e culturale profondamente mutata.

Al di là delle etichette e delle classificazioni abituali, non c’è dubbio che a questo Trentino occorra maggiore autonomia, maggiore responsabilità e maggiore sobrietà. Un’autonomia soprattutto declinata “internamente”, nei confronti degli enti locali, dei corpi sociali intermedi, dei soggetti economici, cui deve accompagnarsi un nuovo senso di responsabilità collettiva e il venir meno di tante, troppe, rendite di posizione costituitesi nel tempo. Processi da sviluppare e coniugare in un clima di ritrovata sobrietà, che non significa soltanto più oculatezza nella gestione di risorse calanti ma anche, e principalmente, la necessità di tornare alle radici storiche e ideali dell’autogoverno. Mai come ora, in un momento così complesso, il Trentino ha bisogno di valori antichi, di politica buona, nuova e autorevole, e non di successioni ereditarie o di algidi consigli d’amministrazione.

Per questo abbiamo deciso di dar vita ad un’iniziativa che parta dal basso, da chi a vario titolo amministra la nostra Comunità. Un’iniziativa in fieri, aperta pertanto a tutti coloro che vogliano dare il loro contributo al di fuori di schemi preconfezionati, di vincoli di partito, di calcoli elettoralistici.

 

Ne parla la stampa
“l’Adige” – 19 ottobre 2012

“Trentino” – 19 ottobre 2012

“Coriere del Trentino” – 8 ottobre 2012

Esito dell'iniziativa

 

Hanno firmato il documento:

 

Agostini Loris – consigliere comune Cles;

Apuzzo Vito – consigliere comune Cles;

Bacca Monica – assessore comune Mezzocorona;

Bazzoli Celeste – consigliere comune Roncone;

Betalli Francesco – consigliere comune Mezzolombardo;

Bertol Bruno – consigliere comunità di Valle Val di Non;

Borga Rodolfo – consigliere provinciale;

Botto Sandro – consigliere circoscrizionale Trento;

Brugnara Sonia – consigliere circoscrizionale Trento;

Carlin Nicola – consigliere comune Pergine;

Cattani Manuel – assessore

comune Campodenno;

Chini Claudio – consigliere comunità di Valle Val di Non;

Chini Lucio – consigliere comune Taio;

Cia Claudio – consigliere comune Trento;

Colombo Manfroni Carlo – consigliere circoscrizionale Trento;

Coradello Antonio – vicepresidente consiglio comunale Trento;

Covi Vincenzo consigliere comunità di Valle Val di Non;

Cristiani Daniele – consigliere comunale Borgo Valsugana;

Dallagiacoma Ezio – consigliere comune Lavis;

Dalledonne Fabio – sindaco comune Borgo Valsugana;

De Concini Giorgio – consigliere comunità di Valle Val di Non;

De Luca Giuseppe – consigliere circoscrizionale Trento;

De Oliva Roberto – assessore comune Campodenno;

Endrizzi Stefano – sindaco comune di Ronzone;

Fabbri Massimo – consigliere circoscrizionale Trento;

Fedrizzi Nadia – consigliere circoscrizionale Trento;

Fellin Lorenzo – consigliere circoscrizionale Trento;

Ferrari Fabio – consigliere circoscrizionale Trento;

Ferrari Graziano – consigliere circoscrizionale Trento;

Frasnelli Marco – consigliere comune Mezzolombardo;

Girardi Christian – consigliere comune Mezzolombardo;

Graiff Marcello – presidente consiglio comunale Cles;

Hauser Mattia – vicesindaco comune Mezzocorona;

Lazzeri Renzo – consigliere comune Mezzolombardo;

Lona Roberto – consigliere comunità di Valle Rotaliana;

Lorenzoni Lorenzo – assessore comune Lavis;

Marchetti Michele – consigliere circoscrizionale Trento;

Moser Guido – consigliere comune San Michele;

Perotti Claudio – consigliere circoscrizionale Trento;

Piccolrovazzi Alberto – consigliere circoscrizionale Trento;

Piffer Giorgio – consigliere comune Trento;

Piffer Roberto – assessore comune Lavis;

Pinter Michele – assessore comune Taio;

Piva Lino consigliere comune Pergine;

Postal Mauro – consigliere comune Mezzocorona;

Roncador Luca – consigliere comunità di Valle Rotaliana;

Roat Mauro – consigliere comunità di Valle Rotaliana;

Sandri Ruggero – consigliere comune Vervò;

Scaramella Luca – consigliere comune Caldes;

Sembenotti Marco – consigliere provinciale;

Somadossi Nicola – consigliere comune Mezzolombardo;

Tonidandel Stefano – consigliere comunità di Valle Paganella;

Trapin Thomas – consigliere comune Mezzocorona;

Valer Doriano – consigliere comune Zambana;

Visintainer Francesco – consigliere circoscrizionale Trento;

Visintainer Paolo – consigliere circoscrizionale Trento;

Zanetti Andrea – assessore comune Lavis;

Zanoni Aldo – consigliere comunità di Valle Val di Non;

Zucal Enio consigliere circoscrizionale Trento.

2 commenti

  1. Non sapevo che la Lista Civica per Trento fosse del PDL e che, tolte le firme della Civica, oltre la metà dei restanti firmatari (26) appartenessero all’area di influenza di Borga (Val di Non, Mezzolombardo e dintorni)… auguri di cuore per la speranza.

    • Infatti la Civica per Trento non è del PDL. Il fatto che consiglieri della Civica abbiano firmato un documento condiviso anche da persone che sono o che appartenevano ad una esperienza politica evidentemente al tramonto, non significa per questo essersi venduti a chicchessia. Io personalmente non compro a scatola chiusa e non mi sono vincolato a passi successivi.
      La Civica per Trento è una realtà viva e attiva sul comune di Trento e voglio sperare che lo sia a lungo.

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