È noto a tutti che viviamo in un momento di difficoltà economica e, di conseguenza, di mancanza di risorse e di fondi per attività d’interesse pubblico. Non è una novità, lo sentiamo di continuo. Famiglie e società sono alle prese con problematiche più o meno gravi: stipendi bassi, imposte elevate, limitato presidio sanitario territoriale, grandi carnivori, abitazione, guerra e molto altro. La gravità del momento non può che esercitare ripercussioni negative anche sul mondo della cultura e della ricerca.
E proprio di ricerca (accademica) desidero parlare. Molti sono i temi che un giovane ricercatore potrebbe essere interessato ad affrontare in diversi campi: scientifico, tecnologico, medico eccetera. È in questi giorni che mi è capitata una cosa abbastanza curiosa: fra i bandi di selezione per i conferimenti di Assegni di Ricerca pubblicati sul sito ufficiale dell’Università di Trento, ne ho trovato uno che ha attirato la mia attenzione. Comprendo davvero che inizialmente si potrebbe guardare questo mio intervento come un’indebita intromissione della politica – qualcuno sostenere addirittura partitica – nella vita accademica e universitaria trentina. Non biasimo certo chiunque lo dica, all’inizio. Ma si attenda di visionare, brevemente, il contenuto del Bando al quale mi riferisco:
Titolo e area disciplinare:
BANDO DI SELEZIONE PER IL CONFERIMENTO DI NR. 1 ASSEGNO DI RICERCA Presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale nell’ambito del progetto PRIN 2022 “GeNoMa_ Gender Norms, Masculinities and Violence against Women”. CUP E53D23011920006
Sito internet:
Oggetto della ricerca:
Il progetto mira a studiare i discorsi e le politiche dei due partiti di destra radicale italiani di Fratelli d’Italia e Lega al fine di identificare quali immagini e gerarchie di genere e sessuali siano prevalenti nella loro ideologia politica. Si studieranno le posizioni relative al campo della famiglia e delle relazioni sociali e quello dell’immigrazione per evidenziare se Lega e FdI condividano le medesime posizioni o meno. Si studieranno anche le due leadership di Matteo Salvini e Giorgia Meloni per analizzare le modalità attraverso cui viene veicolata la loro immagine di leader e verificare se vi sono differenze nella loro capacità di leadership di partito.
Importo lordo assegno di ricerca: € 21.694,00 – esclusi gli oneri a carico dell’Amministrazione.
Luogo dell’attività: Trento
Durata del contratto: 12 mesi, indicativamente dal 01.03.2024.
Bene, a questo punto, pur rispettando il principio della libertà di ricerca, mi chiedo: è davvero possibile che vengano investiti finanziamenti per un progetto di questo tipo? In questo momento in cui anche l’Università di Trento lamenta la carenza di risorse economiche, vale la pena spendere denaro pubblico al fine di produrre una ricerca accademica sui discorsi e sull’«ideologia politica» di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, fra l’altro definiti di «destra radicale»? Me lo chiedo a fronte di tutti i possibili temi di ricerca che potrebbero essere affidati a giovani che stanno soltanto aspettando la loro occasione per dare un contributo al mondo accademico, e che lo farebbero con serietà, competenza ed entusiasmo. Chiedo un aiuto per orientarmi e poter comprendere bene quale sia la profonda rilevanza o importanza che i risultati di un progetto di ricerca di questo tipo potrebbero comportare. Ma forse sono soltanto io a non capire…
Cons. Claudio Cia – Presidente del Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia
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L’articolo su “L’Adige” del 02.11.2023:
L’articolo sul “Corriere del Trentino” del 02.11.2023:
Il dibattito continua su “L’Adige” del 03.11.2023:
L’articolo sul “Corriere del Trentino” del 03.11.2023: