Utero in affitto, Cia (FdI): “No alla compravendita di vite umane. Spiegate bene cos’è la maternità surrogata”

Nelle ultime settimane in Italia è tornato centrale il dibattito sulla maternità surrogata, ossia la pratica di procreazione assistita in cui, a fronte di un contratto, una donna conduce la gravidanza per conto di una coppia (o di una persona singola) che non può avere figli naturalmente. Questo può essere fatto mediante l’inseminazione in vitro (IVF) o l’inseminazione artificiale (IVI). In tal caso, il bambino è biologicamente correlato alla madre surrogata.

Qualcuno pensa che sia un diritto e che, pertanto, debba essere riconosciuto. Forse è bene capire il quadro generale di quello che è effettivamente. In tema di diritti, è un diritto per chi? Per chi non può avere figli, quando vi sono le adozioni? Per la gestante? Per i commercianti di uteri? Perché quello dell’utero in affitto, è un vero e proprio mercato, un business dell’orrore. Si parla di aziende e multinazionali che gestiscono tutto il processo di procreazione assistita. Riporto alcuni dati per farvi capire di cosa sto parlando. Il costo della maternità surrogata in Grecia parte da 78mila euro, in Albania la base è di circa 61mila euro, mentre in Georgia si parte da 58mila euro. Negli States, dove è permesso, il costo è il più alto al mondo: un processo arriva a costare addirittura tra i 100mila e i 180mila euro. Come regola generale affittare l’utero di una donna bianca (tendenzialmente dell’est) costa di più che affittare quello di una donna di colore. Chiaramente in questo processo c’è qualcuno che ha più diritti di chi lo fa perché non ha altra scelta.

A questo sfruttamento io mi oppongo. Io dico NO alla compravendita di vite umane. Una questione,  quella della maternità surrogata, che non può certo essere lasciata all’opinione pubblica tramite sondaggi. Quello che manca in questo dibattito è la consapevolezza e il dialogo: non si pensa allo sfruttamento delle donne che affittano il loro utero per necessità, non si pensa affatto alle ricadute  di un tale mercato, ed evidentemente è mancato in questi anni un dialogo onesto, diretto, con le coppie che non possono avere figli.

Cons. Claudio Cia – Presidente del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia

La lettera su “L’Adige” del 03.04.2023:

Esito dell'iniziativa

 

Lettera inviata ai Direttori dei media locali il 31.03.2023.

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