Vorrei portare all’attenzione dell’Amministrazione Provinciale la presenza nel territorio dell’Alto Garda della residenza di riabilitazione psichiatrica “Villa San Pietro”, sita ad Arco di Trento. Sono venuto a conoscenza di questa risorsa attraverso alcuni cittadini del territorio, che hanno sì preso contatti con “Villa San Pietro” per trovare sollievo e risposte ai loro bisogni, ma si sono sentiti dire che la struttura è convenzionata con l’Alto Adige e la vicina Regione Veneto ma non lo è con la Provincia di Trento.
Per un cittadino in stato di bisogno è incomprensibile una politica sanitaria che obbliga i pazienti dell’alto Garda a rivolgersi altrove per ricevere cure e supporto psichiatrico, quando sul proprio territorio esiste una struttura, centro di eccellenza per la sua forma strutturale e per la metodologia di cura e riabilitazione adottata, propensa a dialogare con le istituzioni e con le realtà locali. Potrebbe diventare un prezioso punto di riferimento per le tante famiglie che vivono il dramma del disagio psichiatrico e che spesso si sentono lasciate sole, non considerate meritevoli di speciali attenzioni.
Ho voluto personalmente visitare “Villa San Pietro” e ho incontrato un’equipe di altissimo livello, con tante energie professionali ma soprattutto umane, che sa vedere negli ospiti persone speciali, capaci di sorprendere per le loro potenzialità anche se non espresse causa la loro situazione di fragilità.
Ritengo che la Provincia debba guardare a questa realtà con lo sguardo di chi, disperato, cerca un approdo sicuro capace di dare speranza. Voglio sperare che non prevalga il detto il detto che “un matto sa più domandare che sette savi rispondere”.
Tutto ciò premesso, il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento impegna la Giunta
a prendere in considerazione e attivarsi per la messa in rete di “Villa san Pietro” con le realtà di cura e riabilitazione psichiatrica della Provincia di Trento al fine di dare una valida opportunità ai pazienti del territorio dell’Alto Garda e di tutta la Provincia.
cons. Claudio Cia
L’articolo sul quotidiano “l’Adige” del 26 settembre 2016:
La lettera sul quotidiano “l’Adige” del 26 settembre 2016:
L’articolo sul quotidiano “Trentino” del 27 settembre 2016: