Nonostante nelle ultime legislature si sia vista la presenza in Consiglio comunale – dalla parte della maggioranza – di ben tre figure provenienti da Villamontagna (Piergiorgio Frachetti e Fabio Armellini nel PATT, Clemente Pedrotti del Partito Democratico), il centrosinistra ha sempre snobbato questo territorio, che non a torto si può definire la Cenerentola del Comune di Trento.
Succede così che una delle frazioni che ha conosciuto un aumento importante dei residenti (negli ultimi vent’anni la popolazione è più che triplicata anche grazie all’arrivo di molte giovani famiglie) si ritrova senza un ambulatorio medico adeguato. Ciò in virtù del fatto che lo striminzito locale attualmente adibito a tale funzione, costringe spesso – anche d’inverno – anziani e ammalati ad attendere il proprio turno all’esterno. E’ inoltre da notare come negli ultimi anni si sia lavorato poco sui parcheggi, senza mai dimenticare la situazione del rifugio Campel, chiuso nel 2012 a causa della mancata adeguazione dei locali alla normativa igienico sanitaria e alla forte necessità di una ristrutturazione della struttura, auspicata da più parti – a partire dall’ASUC di Villamontagna fino ad arrivare alla locale sezione degli Alpini – ma mai realizzata per la contrarietà del centrosinistra. Va inoltre tenuto presente come a Villamontagna, un territorio in cui risiedono oltre 1.400 persone, manchi un vero e proprio centro civico, ovverosia un luogo in cui creare occasioni di aggregazione e di incontro, anche tra culture diverse (alla luce del fatto che l’assegnazione degli appartamenti ITEA ha catapultato a Villamontagna alcune famiglie senza fornire loro i mezzi per un’adeguata integrazione, fatta di diritti, ma anche di doveri). E’ impensabile, vista la grande presenza di anziani nel sobborgo (che quindi potrebbero avere non poche difficoltà a raggiungerla), che la realizzazione di una sala usufruibile dalla comunità all’interno del Rifugio Campel, così come previsto dal progetto di ristrutturazione, possa risolvere questo problema. Questa analisi deriva dal fatto che fin dall’inizio del mio impegno politico ho avuto occasione di seguire in prima persona le vicende riguardanti il territorio di Villamontagna: inizialmente presentando atti, mozioni ed interrogazioni in Consiglio comunale, poi prestandomi per la convalida delle firme necessarie alla ricostituzione della locale ASUC e infine attraverso la presentazione di atti in Consiglio provinciale e l’organizzazione di incontri sul territorio con il Presidente Fugatti e l’Assessore competente Mattia Gottardi, per portarli a conoscenza dei bisogni e dei sogni dei cittadini di Villamontagna.
E’ assolutamente normale che, in periodo di campagna elettorale, candidati (sindaci o consiglieri) affollino le strade di Villamontagna. Quello che è meno normale è che una volta accasatisi a Palazzo Thun essi spariscano, lasciando una comunità importante per la nostra città senza un riferimento credibile per le proprie problematiche e proposte.
Cons. Claudio Cia
Segretario Politico di AGIRE per il Trentino e candidato alle elezioni comunali di Trento a sostegno di Marcello Carli