I quotidiani locali portano alla luce oggi 11 luglio 2016 una notizia che suscita rabbia e profonda indignazione: “Sabato pomeriggio un capotreno donna in servizio sulla tratta Verona–Brennero è stata costretta a far ricorso alle cure del pronto soccorso dopo essere stata aggredita da tre nigeriani che erano stati trovati sul treno privi di biglietto”.
Di fronte a questa notizia ed anche a molte altre circostanze riferite a più riprese da più pendolari della Vallagarina circa insulti e minacce rivolte da stranieri privi di biglietto ai controllori in servizio sui treni, colpevoli soltanto di svolgere correttamente il loro lavoro non si può tacere, né fingere di nulla e ci si chiede: ma quale integrazione? Mentre è invece evidente l’arroganza, la prepotenza, il disprezzo delle regole e, nel caso specifico, anche il disprezzo per le nostre donne.
Si tratta di un episodio di intollerabile inciviltà che, accanto a tanti altri ripetutamente narrati dai pendolari, esige interventi precisi e forti per ottenere la sicurezza sui treni e, di pari passo, l’obbligo per gli stranieri di rispettare le regole e le leggi del Paese dove sono accolti.
Se agli italiani non è consentito di violare la legge salvo avere conseguenze penali, questa deve essere uguale condizione anche per chi proviene da altre realtà e non deve poter pensare di esercitare il libero arbitrio senza rendere conto a nessuno.
Premesso quanto sopra, si interroga la Giunta provinciale per sapere:
- quali iniziative intenda assumere affinché nella tratta Verona–Brennero sia garantita la sicurezza del personale viaggiante e dei passeggeri e per ottenere che gli stranieri rispettino le regole e le leggi che i cittadini italiani e trentini devono osservare;
- se intenda intervenire presso la Questura di Trento con la richiesta di espulsione immediata dei tre nigeriani protagonisti della violenza ai danni della capotreno, non appena individuati;
- perché, come narra l’articolo pubblicato su un quotidiano locale dell’11 luglio 2016, agli stranieri sia concessa una tessera speciale di viaggio con particolari agevolazioni, mentre ai pendolari trentini è richiesto di anticipare il costo dell’abbonamento settimanale, mensile o annuale, con aggravio di spesa personale e familiare;
- con precisione specificativa di ogni contributo concesso e relativo ammontare, quali e quanti contributi e aiuti a vario titolo siano corrisposti agli stranieri e per quale percentuale questi gravino sulla spesa corrente e sui servizi pubblici della Provincia Autonoma di Trento.
A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.
Cons. Claudio Cia