Viote, alla mercè di un doge?

Forieri di innumerevoli progetti, Provincia e Comune impegnano considerevoli risorse pubbliche per realizzare opere apparentemente disgiunte una dall’altra, ma che, ad un certo punto, come in un puzzle rivelano essere perfettamente complementari, interdipendenti e funzionali tra loro concorrendo a delineare un unico quadro pensato e voluto da politici burattinai, a vantaggio di pochi ma a spese di tutti noi.

Questo è confermato dai fatti.

Basti pensare ai recenti progetti (vedi area ex Michelin, sottopasso di via San Severino, futuro inceneritore, ecc.) “venduti” alla città come opere di pubblico interesse ma che, in realtà, sono state o verranno realizzate per i soliti beneficiari corteggiati e cullati da certi politici.

Recentemente il Comune Trento ha dato molto risalto all’opera di rinaturalizzazione della Piana delle Viote del Bondone, presentata come progetto innovativo e necessario per la riqualifica del territorio. A mio parere l ‘intervento di rinaturalizzazione non è fine a se stesso ma si inserisce in una tela di ragno creata ad hoc per deturpare una zona che era rimasta vergine dall’aggressione perpetrata in altre località di Monte Bondone, allo scopo di creare profitto. E che profitto!

L’operazione parte da lontano e nello specifico dalle terme di Garniga per le quali c’è il progetto di acquisizione di quote dei Comuni attualmente soci da parte della Provincia attraverso il suo braccio operativo, la Patrimonio del Trentino S.p.A., allo scopo di creare uno sdoppiamento delle terme, con un nuovo centro termale di benessere alle Viote.

È prevista inoltre  la realizzazione di un villaggio turistico costituito da più complessi ricettivi, per un totale di oltre 200 camere, 15 suite, tre ristoranti, tre bar, negozi, palestre, piscine, sale congressi, ecc. Costo stimato dell’operazione: fra i 30 e i 40 milioni di euro. Alla faccia della crisi economica. Tale intervento è già in atto e sconvolgerà il naturale equilibrio paesaggistico dell’intera zona delle Viote. Infatti l’altipiano è “aggredito” da ruspe e mezzi pesanti che lo stanno devastando.

La cosa non è passata inosservata al Consiglio circoscrizionale del Bondone. Con delibera n. 32 datata 21 giugno 2011 esso evidenzia un certo allarme e chiede precisazioni al Signor Sindaco per tale pesante operazione. Da quanto si evince dagli atti, ai sensi dell’art. 26 comma 3 del Regolamento del Decentramento, è stata chiesta risposta scritta.

Da questa premessa la domanda giunge spontanea e per questo il sottoscritto consigliere comunale interroga il signor Sindaco per sapere:

  • se può informare l’aula di quanto è stato risposto al consiglio circoscrizionale del Bondone;
  • se gli attuali interventi alle Viote del Bondone, e nello specifico sopra l’orto botanico e nei pressi della capanna dello sciatore, siano a carico del Comune e quale sia l’ammontare del costo;
  • se le opere di servizio per il super resort (viabilità, parcheggio, ecc)  saranno a carico della Provincia, che veste i panni dell’imprenditore, o del vassallo Comune di Trento che poi probabilmente farà ricadere i costi sui cittadini tagliando i servizi di prima utilità;
  • se il signor Sindaco, visto il peso dell’operazione, si sia premurato di sondare la sensibilità dei cittadini o si stia muovendo come un doge ponendoci di fronte a un fatto compiuto.

Esito dell'iniziativa

 

L’assessore ha risposto. Leggi l’estratto del verbale della seduta consiliare.

 

 

Allegato:

 

Risposta all’Interrogazione «Viote alla mercé di un doge»

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