Vogliamo una città più sicura

Anch’io ho partecipato alla fiaccolata organizzata dalla Lega Nord  e a cui erano invitati tutti i cittadini di Trento. Anche se appartengo alla lista Civica per Trento, non mi sono sottratto dal marciare con chi portava una bandiera partitica diversa perché lo slogan era “sicurezza per tutti”, quindi anche per me, per la mia famiglia, per i miei amici e per la città che rappresento in Consiglio comunale. Come altri genitori erano presenti con i figli così anchio ci sono andato con le mie bambine che, ad un certo punto, non capivano perché noi camminavamo con delle fiaccole e un gruppo di giovani (anarchici e no global), armati di birre e altri alcolici, inveivano contro di noi con insulti volgari come fossero degli indemoniati. Non è difficile spiegare a dei bambini che ognuno di noi è diverso perché unico e che, per questo, anche il pensiero può essere discordante, ma risulta arduo decifrare loro il perché la diversità debba manifestarsi con la rabbia, l’odio e il disprezzo dell’altro. Avrei voluto spiegare loro che la predominanza dell’ideologia sull’osservazione diretta della realtà, specie in ambito politico,  porta all’incomunicabilità, all’incomprensione e alla non accettazione del pensiero altrui e che questo spesso genera violenza, ma i bimbi quando litigano lo fanno per un giocattolo sottratto, un dispetto subito e comunque sono subito pronti a tornare a giocare assieme. Per loro è incomprensibile, rimane un mistero, il fatto che gli adulti possano bisticciare e azzuffarsi per dei pensieri o dei principi che sono diversi tra loro.

Per fortuna la violenza, in questa occasione, non si è manifestata grazie all’autocontrollo, ma soprattutto alla consapevolezza di tutti i partecipanti alla fiaccolata che il nostro marciare era per una città in cui i cittadini non fossero ostaggi dell’ira altrui. A onor del vero va anche detto che brillante è stata l’azione delle forze dell’ordine che, con occhio vigile e grande equilibrio, hanno accompagnato l’intera manifestazione.

Di questa fiaccolata rimane il rammarico che alle mie bambine che ancor oggi mi domandano perché quel gruppo di giovani ci odiava, io non sappia trovare le parole che, ai loro occhi, possano spiegare e giustificare tale sentimento.

Ne parla la stampa

Esito dell'iniziativa

Fonte:

RTTR TG del 28 luglio 2012

 

  Claudio Cia – l’Adige 2 agosto 2012

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.